Nel post Coronavirus i fondi Interprofessionali saranno ancora di più strumenti preziosi per promuovere politiche attive per formazione e aggiornamento
In un momento delicato come quello che stiamo vivendo, quanto contano le politiche attive?
Il Governo si è trovato ad affrontare una pandemia drammatica, inedita, e la necessità di un lockdown dell'intero sistema produttivo, eccetto le attività essenziali. Con i primi decreti abbiamo dovuto quindi tutelare le persone attraverso l’estensione degli ammortizzatori sociali, per non lasciare nessuno indietro, e attraverso la sospensione di mutui, contributi e molto altro per permettere la sopravvivenza delle imprese. Nella Fase 2, oltre a dover immettere liquidità nel sistema per far si che le imprese possano essere pronte alla ripartenza, le politiche attive saranno fondamentali, per aiutare le persone a qualificare le proprie competenze e sostenerne l’occupabilità.
I fondi Interprofessionali possono essere strumenti utili per le politiche attive?
Nel post coronavirus, la rivoluzione digitale subirà un'accelerazione radicale, con cambiamenti anche imprevisti. I fondi Interprofessionali saranno strumenti preziosi per promuovere politiche attive per formazione e aggiornamento. Consentiranno al lavoratore e alle imprese di adeguarsi alle mutate esigenze del mercato e potrebbero giocare un nuovo ruolo nell’occupabilità delle persone.
Per il futuro c’è il rischio che profili con competenze elevate risultino iper sollecitati? Ritiene possibile una polarizzazione dei profili per competenze?
Il rischio c'era già nel pre-coronavirus. Adesso parliamo di un altro mondo, perfino difficile da immaginare, dove digitalizzazione e intelligenza artificiale avranno un ruolo preponderante. Innanzitutto serve un Osservatorio del Mercato del Lavoro, che ad oggi non c’è per sistematizzare i dati che arrivano da più parti. Dobbiamo essere pronti a dotare il mercato del lavoro degli strumenti necessari a rispondere alla future esigenze del mercato del lavoro: formazione professionale, bilancio e qualificazione delle competenze, formazione continua per cercare di rispondere alla probabile iper richiesta di alcune figure professionali a scapito di altre. E per questo serve una cassetta degli attrezzi di politiche attive flessibile che sappia adeguarsi al mondo che ci troveremo di fronte.